Ogni vigneto è una realtà a sé stante che richiede cure specifiche per dare il meglio. La qualità dell'uva prodotta non è altro che il risultato dell'interazione tra la genetica della pianta, l'ambiente e la gestione agronomica portata avanti dall'agricoltore. Ma a parità di vitigno e di gestione, due vigneti possono produrre uve molto differenti. Questo perché la composizione del terreno, in termini di tessitura, pH ed elementi nutritivi gioca un ruolo fondamentale.
Per questo quando Claudio Sartor, responsabile di produzione di Vigna Dogarina, ha chiamato Alberto Marconi, il tecnico di Cifo di zona, per un problema di produttività, la prima cosa fatta è stata analizzare il terreno, per conoscere quali elementi nutritivi erano presenti, e le foglie, per individuare eventuali carenze.
"Ci siamo rivolti a Cifo perché avevamo dei problemi sia con i nostri rossi che con i bianchi. Nello specifico i rossi, ed in particolare il Carmenere, erano scarichi di colore e mancavano di struttura. Mentre sui bianchi, ed in particolare su Glera e Pinot grigio, avevamo un problema di acinellatura e grappolo eccessivamente serrato", ci racconta Sartor, che incontriamo in una delle vigne dell'azienda Vi.V.O. agricola, meglio conosciuta come Vigna Dogarina. Ben 87 ettari di vigneto, per il 70% a vitigni bianchi, dove il prodotto di punta è rappresentato dal Prosecco.
La nutrizione per un Prosecco al top
Ogni vigneto è una realtà a sé stante che richiede cure specifiche per dare il meglio. La qualità dell'uva prodotta non è altro che il risultato dell'interazione tra la genetica della pianta, l'ambiente e la gestione agronomica portata avanti dall'agricoltore. Ma a parità di vitigno e di gestione, due vigneti possono produrre uve molto differenti. Questo perché la composizione del terreno, in termini di tessitura, pH ed elementi nutritivi gioca un ruolo fondamentale.
Per questo quando Claudio Sartor, responsabile di produzione di Vigna Dogarina, ha chiamato Alberto Marconi, il tecnico di Cifo di zona, per un problema di produttività, la prima cosa fatta è stata analizzare il terreno, per conoscere quali elementi nutritivi erano presenti, e le foglie, per individuare eventuali carenze.
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"Ci siamo rivolti a Cifo perché avevamo dei problemi sia con i nostri rossi che con i bianchi. Nello specifico i rossi, ed in particolare il Carmenere, erano scarichi di colore e mancavano di struttura. Mentre sui bianchi, ed in particolare su Glera e Pinot grigio, avevamo un problema di acinellatura e grappolo eccessivamente serrato", ci racconta Sartor, che incontriamo in una delle vigne dell'azienda Vi.V.O. agricola, meglio conosciuta come Vigna Dogarina. Ben 87 ettari di vigneto, per il 70% a vitigni bianchi, dove il prodotto di punta è rappresentato dal Prosecco.
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Fonte: Agronotizie
